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Nessi segreti

Letteratura nazionale non vuol dire più molto;
s'approssima il tempo d'una letteratura universale,
e tutti devono adoperarsi per affrettare quest'epoca.
Goethe
 

"L'arte non parla mai del passato, al massimo lo prende a tema"
La letteratura come cultura del presente. La traduzione come percezione della distanza.


Un Libro aperto della letteratura ungherese

         Atlante della storia della letteratura
ed. Kutassy Ilona, Cartographia, Budapest, 2000

I Ragazzi di via Pál (1905-1907) di Ferenc Molnár (1878-1952) è ritenuto un classico, un capolavoro della "letteratura per ragazzi". Di immediato successo presso i giovani lettori del "Giornale degli Studenti", - dove comparve a puntate per ricevere poi, nel 1907, la forma di libro stampato, - l'opera molnaraiana da cento anni continua ad essere accolta, letta e interpretata come parte costitutiva del canone letterario ungherese e, con le traduzioni redatte in più di venti lingue (tra cui l'italiano, a partire dal 1929 ad oggi, in numerose versioni), anche del canone letterario europeo. Questo fatto nella 'vita quotidiana della letteratura' ci dà l'agio, quando vogliamo dedicarci alla lettura di questo libro, di trovarlo facilmente sugli scaffali delle librerie, delle biblioteche, anche scolastiche, e persino nelle videoteche (tra l'altro nella celebre versione cinematografica del 1969 ad opera del regista Zoltán Fábri).

Intenzione della presente pagina web è di garantire a I Ragazzi di via Pál una presenza nello spazio letterario della Rete, per cui frequentare questo libro e leggerlo risulti agevole per chi ama navigare online come lo è stato e ancora lo è per chi usa invece la tradizionale carta stampata.

"Penso (vorrei?) che la forma esterna, la forma d'esistenza ideale dei miei libri sia: il giardino. Da intendere, però, in modo del tutto semplice: il lettore passeggia nel giardino e, 'al punto giusto', si mette a leggere. Magari un foglio di pagina attaccato su un cespuglio. O, più poeticamente: legge il cespuglio": così scriveva nel 1988 Péter Esterházy, anch'egli autore importante del canone letterario ungherese a partire dalla sua Introduzione alle belle lettere (1986) e di quello europeo con il romanzo Harmonia Caelestis (2000, in italiano nel 2003, per cura di Giorgio Pressburger). Esterházy aggiungeva anche un significativo gesto di autolimitazione: "non vorrei stabilire i sentieri da percorrere". E anche questo gesto ci è facile, nella Rete, farlo nostro.

Il lettore, infatti, viene qui invitato a entrare nell'universo testuale dei Ragazzi di via Pál, per vivere un'esperienza che lo conduca, con libertà, attraverso una serie di sentieri da lui scelti - e perennemente in costruzione -, sentieri che evocano (ma non sono!) molteplici tempi e momenti della storia sociale, culturale, letteraria e linguistica di un paese, ma forse non solo di quello. L'insieme virtuale dei sentieri, così come si forma nella fantasia di ciascun lettore online, lascerà intravedere ogni volta un 'campo di gioco' costruito con materiale letterario. Viene così in luce sorprendentemente un grund della fantasia poetica. E tutti noi potremo entrarvi con leggerezza per trasformarlo, da luogo spesso abbandonato e reso inutile, in un luogo dove può accadere quel che Goethe immaginava nel 1827 per la letteratura, che il gioco delle parti fra realtà vissuta e apparente, tra accadimento effettivo e finzione creata dalla fantasia, si tramuti in un universo di ricche, esplicite, concrete relazioni umane. Un universo che, ad esempio, - come qui proponiamo ponendo un legame fra I ragazzi di via Pál e Il Principe Szuromberek, - ci parli di cent'anni di storia letteraria ungherese e non solo, svelandoci così, in realtà, uno dei modi in cui si è formata, ormai possiamo dirlo, una comunità letteraria mondiale.

Un terreno delicato questo, dove merita rammentarsi del monito di Hegel: "In quanto l'onore non è soltanto una parvenza in me, ma deve esserlo anche nella rappresentazione e nel riconoscimento degli altri, che a loro volta devono pretendere il medesimo riconoscimento del loro onore, l'onore è l'assolutamente violabile" (Estetica, trad. di N. Merker e N. Vaccaro, Feltrinelli, Milano 1963, p. 739). Ma per rimanere in ambito ungherese, possiamo concludere in tema con i pensieri e le immagini di una dei massimi poeti del Novecento, Attila József (1905-1937):


Az meglett ember, akinek
szívében nincs se anyja, apja,
ki tudja, hogy az életet
halálra ráadásul kapja
s mint talált tárgyat visszaadja
bármikor - ezért őrzi meg,
ki nem istene és nem papja
se magának, sem senkinek.
József Attila, Eszmélet (1934)
Adulto è chi ormai più non si porta
nè madre nè padre chiusi nel cuore,
chi sa che la vita è una corta
aggiunta alla morte, appena un favore,
oggetto trovato che il possessore
prima serba e poi senz'altro riporta,
chi non di sè, non di altri, creatore
si fa, non dio e non prete di sorta.
da Attila József, Coscienza
Én nem vagyok te, én nem csupán látszom, Én játszom.
József Attila, [A vásártéren] (30-as évek)
Io non sono come te, io non solo appaio, Io gioco.
da Attila József, [Sulla piazza del mercato]



Prof. Beatrice Töttössy
Resp. Settore Ugro-finnico, Università degli Studi d Firenze
Coord. del Sito 'Libro aperto della letteratura ungherese'


Köszönetnyilvánítás / Ringraziamenti: Questa pagina web nasce dalla collaborazione di Docenti, Collaboratori e Studenti dell'Università di Firenze e di Szeged, e grazie al prezioso sostegno della Direzione della Biblioteca Elettronica Ungherese (http://www.mek.oszk.hu). Va un particolare ringraziamento al prof. Géza Bakonyi (gb), docente di Biblioteconomia informatica e di Informatica umanistica, Vice-direttore della Biblioteca Universitaria di Szeged, Responsabile dell'Opac nazionale ungherese; al dott. Zoltán Mészáros (zm), bibliotecario informatico, Web Designer e Web Master del sito; alla dott.ssa Kinga Kapácsy (kk), Collaboratrice ed esperta linguistica di madrelingua ungherese, responsabile per le esercitazioni di traduzione degli studenti, redattrice tecnica e segretaria di redazione del sito web del Settore Ugro-finnico dell'Università di Firenze; a Nóra Dobozy (nd) dell'Università Elte di Budapest e Andrea Tóth (at) dell'Università di Pécs, laureande in Studi Ungheresi, compilatrici di glossari storico-culturali italo-ungheresi; alle dott.sse Silvia Corti (sc) e Nora Ricci (nr), laureate in Letteratura ungherese, compilatrici di schede d'autore e di schede critico- e storico-letterarie (cartoline); alla dott.ssa Monica Fulda (mf), traduttrice in italiano di Szuromberek királyfi, romanzo fiaba di Ferenc Szijj e compilatrice di schede d'autore; a Maurizio Ceccarelli (mc), laureando dell'Università di Firenze, curatore delle versioni elettroniche del testo critico di Aladár Schöpflin e di tutte le opere di Ferenc Molnár presenti nel sito, redattore tecnico per il sito web Molnár Ferenc / Ferenc Molnár 1878-1952, traduttore con Mimma Canala del racconto Sándor, autore del dialogo con Viktor (vd. voce "A pesti gyerek"); a Francesca Cirenga (fc), traduttrice di A Gitt-egylet / Il Circolo dello Stucco e della scheda di confronto fra I Ragazzi di via Pál e Szuromberek királyfi; ad Alberto Scarponi (as), copyeditor di Szuromberek királyfi e di Sándor.Infine, si ringraziano la Dr. PhD Arianna Antonielli della Segreteria e Redazione elettronica di Collana Studi di Filologia Moderna, collana editoriale in coedizione con la Firenze University Press (http://www.collana-filmod.unifi.it; http://epress.unifi.it), per la sua preziosa collaborazione alla didattica informatico-letteraria sperimentale svolta dal coordinatore del sito; e il dott. László Erős, informatico, per il supporto che ha voluto dare al gruppo di lavoro studentesco.
Molnár Ferenc / Ferenc Molnár 1878-1952 è un sito web sviluppato sul server dell'Università di Szeged http://www.bibl.u-szeged.hu/bibl/exhib/mf/index.html con finalità esclusivamente didattica, scientifica e culturale. Per ogni eventuale questione di copyright si prega di rivolgersi alla curatrice, Beatrice Töttössy (bt), Università di Firenze http://www.dipfilmod.unifi.it, http://www.collana-filmod.unifi.it.

                         


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